Cari amici del web
vi comunichiamo una Idea per un modo di intendere la poesia e la vita poetica e artistica in genere.
La comunichiamo attraverso un messaggio poetico a cui seguirà una sintesi ragionata alla cui stesura potrete collaborare.
La nostra Idea nasce da anni di discussioni e confronti che ci hanno gradualmente condotti alla consapevolezza che oggi, in un’era globale e telematica, è necessario superare certi modi di intendere la poesia, il ruolo dei creatori di poetica, la vita stessa.
Se il messaggio è in sintonia con voi, se volete approfondire la questione, se – soprattutto – volete sapere da quale ragionamento e studio scaturisce questo pensiero, potete contattarci ed eventualmente iscrivervi alla news letter.
Proponiamo questo Messaggio a quanti sono interessati a conoscere ed approfondire un pensiero che poggia sulla
• sinergia
• l’unione
• l’amicizia artistica
• l’azione
• la competenza
• la serietà nella ricerca
al fine di tentare di ri-strutturare quanto è stato abbondantemente de-strutturato in questi ultimi anni.
Si tratta di un progetto idealistico, sicuramente non realizzabile in tempi brevi e certamente chi lo ha pensato e – col vostro aiuto – fatto decollare, non sarà su questa terra per vederne la realizzazione piena: ma se anche un piccolo frammento di quanto è stato qui pensato dovesse attecchire, non avremo perso il nostro tempo; certamente il nostro pensiero porterà – se non al traguardo – almeno ad una tappa successiva.
Abbiamo intenzione di elaborare e pubblicare uno Studio al quale potrete contribuire a seconda delle vostre competenze: politiche, filosofiche, socio-antropologiche, letterarie. Chi si sentirà in linea con la nostra Idea e riterrà di avere le conoscenze dei vari argomenti, potrà richiedere la sintesi dello Studio,
una sorta di “indice in divenire” da modificare ed ampliare insieme a noi. La ricerca verrà pubblicata in e-book e volume cartaceo.
I vostri interventi potranno essere – democraticamente – accettanti, di completamento, di dissenso, di attacco: ognuno di voi potrà contribuire a rendere il progetto efficace, migliorarlo, completarlo, oppure farne scempio.
Nessun problema.
Una Idea – proprio perché libera – necessita di una condivisione; ma anche di un confronto critico.
Se vorrete, potrete diventare sostenitori di Luogomondo.
Ringraziamo chi vorrà partecipare a questo dibattito.
Quello che vedete di seguito una volta si sarebbe presuntuosamente chiamato Manifesto di un Movimento ma – viste le intenzioni da cui scaturisce il progetto – lo chiameremo
LUOGOMONDO
Idea futuribile in forma di poetica
PER UN MANIFESTO
In forma di poesia
(di Giuseppina Amodei)
LUOGOMONDO
Idea futuribile in forma di poetica
Se la Terra è di tutti
di tutti sia
ORA
solo ora
che ogni parte della terra è sotto lo sguardo di ogni uomo
ORA
e solo ora
che la distanza dai fatti del mondo
è così breve
e la corsa degli eventi
così veloce da accelerare il Tempo
ORA
e solo ora
ogni angolo della terra non ha più segreti
ED E’ PER QUESTO
che non è più possibile
restare indifferenti
ORA
e ancora una volta
IL CREATORE DI POETICA
è chiamato a fare la sua parte
PERCHÈ
possiede lo SguardoGigante
capace di scrutare dall’alto in ogni zolla
possiede la LinguaRasoio
capace di recidere ogni filo spinato
possiede enormi Braccia
capaci di abbracciare
ogni uomo che appartiene al Mondo
e non al solo cascinale
possiede enormi ManiCoppe
che impastano ogni seme e ogni genìa
possiede lunghe Dita
capaci di intrecciare fili variegati
di pelle e di pensiero
che corrono lungo vie reali e telematiche
possiede una infinità di Cuori
che battono all’unisono
contro il cuore di tutti
possiede il Repiro
(divino?)
che alimenta Giustizia e spegne i fuochi dell’indifferenza
AI GIOVANI
che non temono il progresso
non hanno paura di addentrarsi
nei pericoli dell’Agorà Globale Immaginaria
né di gridare nelle piazze reali
né di smuovere le coscienze dei cosiddetti Potenti
(che possono e devono)
il compito futuro della
RICOSTRUZIONE
PERCHE’
La Terra
non rimanga
assenza di luogo
né idealizzazione onirica di società impossibili
né illusione
MA
diventi
PENSIERO E REALTA’
consapevolezza che
ORA
e solo ora
è possibile impegnarsi
per costruire un Mondo
dove
la Pace si fa Padrona
la Terra diventa
LUOGOMONDO
SPAZIO DI TUTTI
dove individuo e società
nell’Abbraccio scambievole
rompono gli argini
ORA
e solo ora
il Tempo è quello Giusto
Il TEMPO
dell’uomo che si spoglia dell’orpello del sé
diventa ad un tempo
Padre Figlio Madre Fratello Amico
Navigatore Libero
sul terreno della Giusta Dimensione
Giuseppina Amodei
COSA NE PENSI?
In questi giorni di avvicinamento alle consultazioni per l’Europa io credo che un passo di avvicinamento al Luogomondo sia un passo avanti tra gli abitanti dell’Europa , della splendida piccola e grande Europa , piccola per il mondo e grande per quella ricchezza e quel potenziale di beni e bene che racchiude. Dunque guardiamo verso una vera e concreta Unione a tutti i livelli senza livellare le diversità e le peculiarità dei paesi membri. Buona Europa a chi legge ….questo messaggio e i libri naturalmente !
Gent.ma Giuseppina,
le tue parole sono forti e sono fiamme di coraggio che accendono, scuotono…ripescano passioni.
Abbiamo abitato, in troppi e per troppo tempo, la casa dell’Indifferenza. Ora è tempo, come tu dici, di uscirne. Perchè, come penso, in quella casa ora manca l’aria, si soffoca (pensavamo di salvarci dalle brutture del mondo soltanto standone lontani?).
Se sono in tempo, sono con voi.
In quanto alle utopie, ben vengano. Non credo, come molti pensano; che non portino da nessuna parte. Condivido, invece, il pensiero di Eduardo Galeano: “Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare” (da Parole in cammino).
Un cordiale saluto
Anna Maria Basso
Penso cara Giuseppina che, i tempi sono maturi per riflettere su un’umanità che sta rischiando la sua umanità; la poesia può diventare un vettore importante per uno sviluppo integrale dell’uomo. Oramai l’uomo tecnologico ha superato ogni limite; convergere verso un modello che tenga presente dei nuovi valori dell’uomo diventa essenziale per preservare quando c’è di essenziale in vista dei nuovi valori (o disvalori) acquisiti, comunque a noi tocca l’arduo compito di decidere in coscienza ciò che va tolto e ciò che va acquisito. Penso che il poeta oggi abbia questa responsabilità e la poesia deve tendere essenzialmente ad una funzione sociale.
Bel progetto il tuo, mi piacerebbe dare il mio contributo.
Cara Pinuccia l’idea mi piace anche se vorrei capire un po’ di più . Io credo peraltro che un’agorà fuori dagli spazi fisici sia al passo con il nostro mutevole tempo . Purtuttavia non dobbiamo smaterializzarci troppo poiché la vera condivisione delle idee passa anche attraverso i sensi e il frastuono quotidiano dei nostri tentativi di vivere e sopravvivere…tienimi aggiornata . Io ho il tempo centellinato perché cerco di contribuire anche concretamente al divenire sociale e politico di questa nostra società , oggi più che mai, confusa e inconsapevolmente troppo qualunquista…baci …
Ciao Maria, il progetto è in via di espansione. Pura utopia, credimi, ma con una visione del poeta (e dell’artista) al passo con i tempi che stiamo vivendo. Il Manifesto vero sarà compilato con l’aiuto di vari esperti. Quello che vedi è la chiusura del mio nuovo poema che sarà presentato a maggio alla fiera del libro di Torino e a Palazzo Pitti. Poi ti dirò.
Mi piace la vostra idea e potete contare sul mio contributo.
Grazie. Fatti conoscere inviando un messaggio alla mail info@giuseppinaamodei.com
Se oggi finisse davvero tutto…
piangeremmo per le zucche ornamentali del nostro piccolo orto?
Fabrizio Portalupi
Siamo sempre qui. Per fortuna? Purtroppo? Luogomondo è entrato in un progetto interculturale. Bello, non credi?
l’unico Manifesto che oggi, nell’evo globale, si può scrivere è un Manifesto di scritture talmente lungo e largo e vasto da ricoprire interamente il globo terracqueo e incartarlo con un fluminense volume di parole come un immenso e immane salame…
giorgio linguaglossa
Sono d’accordo. E’ per questo che non si chiama Manifesto ma Idea futuribile. Non credi che tutti insieme potremmo incartare l’immenso salame? Invece, cosa facciamo? Ce ne stiamo come sempre nella nostra torricella a sputare nella minestra degli altri e a rigirarci nelle solite frittate. Come vedi, Giorgio, le metafore mangerecce funzionano sempre.
Cara Giuseppina,
ho visitato il sito e mi è piaciuta molto la tua idea. Ho trovato finalmente espresso quello che da tanto anch’io penso!
Nel mio lavoro e nelle mie relazioni di amicizia o negli incontri, ho sempre pensato che quello che facevo potesse essere un semino lasciato andare in terreni che avrebbero a loro volta sviluppato il buono e il bello. Lo credo da sempre ed ogni volta che incontro le scolaresche penso che qualcosa rimanga del senso della bellezza e che saranno loro, a loro volta, a cercarla.
La poesia è una forma di linguaggio che scava dentro, che va nel profondo e per questo è necessaria, soprattutto in tempi come questi che in cui tutto sembra mortificato e sembrano validi soltanto l’apparenza e il potere.
Per questa sintonia di idee aderisco con piacere al tuo progetto!
Un caro abbraccio, Caterina
Grazie Caterina. Siamo contenti di sapere che anche tu apprezzi il nostro progetto. Ti aspettiamo per una collaborazione attiva.
Tu dici, Giuseppina,che il mondo debba essere luogo accogliente per ciascuno cancellando ogni sé ristretto: Ciò con l’aiuto della poesia. Io dico che il luogo di ciascuno debba essere un intero mondo che intersechi ogni altro mondo – con l’aiuto della poesia-conoscenza, di una gnosi poetica. Creando una utopica sinfonia o armonia? Ti ho sentita parlare di un possibile orizzonte di mito: ma dove sono ad oggi gli dèi e gli eroi, i giganti per generare mito? Aiuterà la poesia, con immagini capaci di sorprendere, di muovere mutamenti e metamorfosi?
Cara Rubina, se oggi gli dèi e gli eroi sembrano perduti – perché sostituiti da altri FalsiEroi e FalsiDei, credo che sarebbe terribile arrenderci. La CreaturaPoesia non può che cercare di ritrovarli.
Tutti insieme forse ce la faremo, o almeno metteremo qualche base perché altri possano ritrovarli e ri-collocarli al loro posto.
Aderisco! è tempo di andare…Condivido il Manifesto: lo sento mio.
Un cordiale saluto a tutti,
Rosaria Di Donato
Arriva il momento in cui le bandiere vanno tolte dal fondo delle cassapanche.
Messe al sole.
Ripulite con il battipanni.
Arriva il momento in cui le rughe fisiche vanno accettate, ma le rughe mentali devono provocare vomito.
Non amare provocare alimentare scuotere discutere combattere urlare il cambiamento oggi è interessante come il ritrito proverbio degli struzzi e della sabbia.
Fabrizio Portalupi
Aderisco.
Bene Fabrizio, grazie per la tua collaborazione. Come vedi non siamo soli.
Pinuccia, come tu sai, soprattutto ora preferisco starmene nel mio angolino da sola, a scrivere e studiare. Tuttavia sono convinta della necessità di ‘uscire’ e tentare le utopie, che una volta erano le idee con la “I” maiuscola e adesso vengono considerate le illusioni degli ingenui. Ma se grandi come Tommaso Moro, Giordano Bruno e Tommaso Campanella ci hanno insegnato l’importanza propositiva dell’utopia, allora non si deve avere paura di ripensarla oggi. Con il tempo e la calma necessaria a non improvvisare, anche a me piacerebbe dare un contributo, anarchico e arcaico, al tuo Sogno.
Grazie Francesca. So che è qualcosa di irrealizzabile ma…non perdiamoci, almeno noi che sentiamo di dover fare qualcosa per il futuro dei nostri giovani. Stanno inviando mail anche dall’estero e facendomi telefonate da molte parti e questo mi fa pensare che dobbiamo andare avanti, costi quel che costi. Il tuo contributo sarà prezioso.
Pina, Tu ha sempre fatto delle cose eccelse e, nella Poesia e nella sua sostanziale essenza, hai trovato gli spazi vitale del Tuo essere. Penso che questo progetto “utopistico” per quanto possa essere è una sfida all’inconsistenza del nostro Piccolo Mondo…….antico. Ciao Santo
La parola poetica e l’arte hanno bisogno di di confronto e “comunità”. Sottoscrivo in pieno.
Grazie Francesco, spero tu possa seguirci e magari collaborare con noi.
Ottima iniziativa, aderisco, lieta di poter dare il mio piccolo contributo!
Ciao Sara, grazie. Seguici nelle varie fasi. Fra qualche giorno metteremo in onda un secondo messaggio per iniziare insieme l’elaborazione del progetto
Grazia, cara Giuseppina, della tua “proposta” (certo non solo poetica), e un augurio di cuore perché questa “utopia” ci veda partecipi e saldi.
Un affettuoso, grato saluto dall’amica Mariella
Gazie, spero tu voglia essere una di noi.
Luogomondo rappresenta in pieno l’istanza irrinunciabile, con tutta l’urgenza che si porta dentro rispetto al nostro tempo, a cui non si può non rispondere.
Nel Manifesto sento tutta la tensione che ha animato l’elaborazione del progetto a cui anch’io mi pregio di avere contribuito.
Federica
Ciao Federica, sei una di noi. Grazie per la tua collaborazione preziosa
Come vedi qualcosa si sta muovendo
“Io non prendo la chitarra per ottenere un applauso,ma per cantare la differenza che c’è tra il vero e il falso”
Violeta Parra
Grazie Massimo, non ti conosco ma il tuo commento mi fa pensare che hai compreso il nostro intento e ti muovi nella stessa direzione.
E’ una bella UTOPIA.
Grazie Piera. Come diceva Lamartine “le utopie spesso non sono altro che verità premature”.
http://www.giuseppinaamodei.com
prova